Vento e compost per volare in vacanza

Wie Wind und Kompost dich in die Ferien bringen

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In Germania è stato aperto il primo impianto a livello mondiale per la produzione di massa di cherosene artificiale sostenibile. È un’ottima notizia per gli appassionati di viaggi che hanno a cuore l’ambiente.

Volare? Fantastico, se solo non fosse per la coscienza sporca... I viaggi in aereo sono una vera catastrofe per il nostro bilancio ambientale personale. Molti, tuttavia, non vogliono rinunciare completamente a volare e così numerose compagnie aeree, riconoscendo questo conflitto interiore, hanno iniziato a offrire voli climaticamente neutrali. Il nome li fa però sembrare molto più sostenibili di quanto non lo siano in realtà L’opzione migliore attualmente è il pagamento di una sovrattassa per l’acquisto di cherosene sostenibile.

Fliegen? Klar, wenn nur das schlechte Gewissen nicht wäre. Flugreisen können einem die Umweltbilanz ganz schön ruinieren. Doch konsequent aufs Fliegen verzichten wollen viele trotzdem nicht. Diverse Fluggesellschaften haben diesen Konflikt erkannt und bieten klimaneutrale Flüge an. Das klingt zwar nachhaltiger, als es letztlich ist. Aber besser als nichts ist das Fliegen mittels Beigabe von klimafreundlichem Kerosin durchaus.

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Nessuna pubblicità ingannevole

Il trend dei voli sostenibili comincia tuttavia a mostrare i suoi effetti. Non molto tempo fa, nel piccolo villaggio tedesco di Werlte, è entrato in funzione il primo impianto di produzione di cherosene climaticamente neutrale a livello mondiale. Finora, questo carburante sintetico era prodotto solo in quantità da laboratorio.

In questo impianto, l’abusata definizione di «sostenibile» non è semplice pubblicità ingannevole. Per la produzione del «fairfuel», è stato stipulato un contratto per l’utilizzo di elettricità proveniente da parchi eolici e l’elettricità in eccesso viene immessa nella rete. Il CO2 necessario per la produzione viene fornito da un impianto di biogas che produce metano a partire da resti alimentari e agricoli. Grazie a speciali filtri, l’anidride carbonica viene inoltre estratta direttamente dall’aria.

L’impianto dell’impresa Atmosfair consuma 1,25 Megawatt di elettricità grazie alla quale ogni ora vengono prodotti 20 chilogrammi di idrogeno che, mischiati con diossido di carbonio a 200 gradi e sottoposti a pressione elevata, vengono quindi trasformati in olio combustibile sintetico. Ogni anno, l’impianto può produrre 350 tonnellate di carburante neutrale dal punto di vista del CO2 ossia otto barili di biocherosene per aerei al giorno.

Partecipa anche un’impresa svizzera

Il primo grande cliente di Atmosfair è la compagnia tedesca Lufthansa. Il gruppo, a cui appartiene anche Swiss, utilizza già un mix di olio alimentare aggiunto al carburante. La Svizzera è inoltre coinvolta direttamente: l’impresa di trasporto Kühne + Nagel ha concluso un contratto di partenariato con Atmosfair.

Nel corso dei prossimi cinque anni, Lufthansa Group acquisterà almeno 25 000 litri di cherosene sostenibile all’anno da Atmosfair. Già oggi, Lufthansa è il maggior acquirente di benzina sostenibile in Europa. I carburanti sintetici prodotti con energie rinnovabili sono il cherosene del futuro e permettono un traffico aereo neutrale dal punto di vista del CO2, spiega la compagnia aerea. Attualmente, il settore punta con decisione sui carburanti sintetici: l’idrogeno e le celle a combustibile per gli aerei sono ancora fantascienza mentre i motori elettrici sono adatti solo per tragitti brevi.

Greenpeace approva ma ammonisce

All’inaugurazione dell’impianto in videoconferenza era presenta anche la cancelliera tedesca uscente Angela Merkel. «Una mobilità sostenibile è un elemento imprescindibile per la protezione del clima in generale», ha dichiarato. Il nuovo impianto incontra anche l’approvazione di Greenpeace. L’organizzazione ambientale avverte tuttavia che solo con il carburante sostenibile non sarà possibile ottimizzare il bilancio ambientale delle compagnie aeree: due terzi dell’impatto climatico sono dovuti alle scie di condensazione ad alta quota. Secondo Greenpeace, sarebbe meglio rinunciare completamente ai voli a corto raggio.

Kein Etikettenschwindel

Der Trend zum umweltbewussten Fliegen jedenfalls zeigt Wirkung. So wurde vor kurzem beim kleinen deutschen Dorf Werlte die weltweit erste Anlage zur klimaneutralen Produktion von Kerosin in Betrieb genommen. Bisher wurde der synthetische Treibstoff nur in Labor-Quantitäten hergestellt.

Der etwas strapazierte Begriff «klimafreundlich» ist bei dieser Anlage kein Etikettenschwindel. Denn für das «fairfuel» wird Strom von Windparks unter Vertrag genommen, überschüssiger Strom wird ins Netz eingespeist. Das für die Produktion nötige CO2 liefert eine Biogasanlage, in der aus Lebensmittel- und Erntereststoffen Methan gewonnen wird. Zudem wird es dank speziellen Filtern direkt aus der Luft generiert.

Die Anlage der Betreiberin Atmosfair benötigt 1,25 Megawatt Strom. Pro Stunde werden damit 20 Kilogramm Wasserstoff produziert, die mit Kohlendioxid bei 200 Grad und hohem Duck in künstliches Rohöl verwandelt werden. Jährlich will man so auf rund 350 Tonnen CO2-neutralen Flugtreibstoffs kommen. Das bedeutet, dass täglich acht Fässer Bio-Kerosin für Flieger geliefert werden.

Schweizer Firma beteiligt

Erster grosser Kunde von Atmosfair ist die deutsche Lufthansa. Die Gruppe, zu der auch die Swiss gehört, verwendet bereits eine Mischung von Speiseölen als Zusatz bei Treibstoffen. Die Schweiz ist auch ganz direkt involviert. Das Transportunternehmen Kühne + Nagel hat mit Atmosfair einen Partnerschaftsvertrag abgeschlossen.

Mindestens 25’000 Liter klimafreundliches Kerosin will die Lufthansa Group in den nächsten fünf Jahren Atmosfair jährlich abnehmen. Schon jetzt ist die Lufthansa der grösste Abnehmer nachhaltig erzeugter Sprits in Europa. Synthetische Kraftstoffe aus erneuerbaren Energien seien das Kerosin der Zukunft und ermöglichen einen CO2-neutralen Luftverkehr, betont die Fluggesellschaft. Tatsächlich setzt die Branche aktuell vor allem auf Syn-Fuels. Denn Wasserstoff und Brennstoffzellen in Flugzeugen sind noch Zukunftsmusik, elektrische Antriebe auf kurze Strecken limitiert.

Greenpeace lobt – und warnt

Bei der Werkeröffnung per Videoschaltung zugegen war die abtretende Kanzlerin Angela Merkel. «Klimaschonende Mobilität ist ein enorm wichtiges Element des Klimaschutzes insgesamt», sagte sie. Auch bei Greenpeace stiess die neue Anlage auf Gegenliebe. Die Umweltorganisation betonte aber auch, dass klimafreundlicher Kraftstoff allein die Bilanz der Airlines nicht optimieren könne. Denn: Zwei Drittel des Klimaschadens entstehen durch Kondensstreifen in grosser Höhe. Geht es nach Greenpeace, sollte auf Flüge auf kürzeren Strecken am besten konsequent verzichtet werden.

Prima pubblicazione:  
15.10.2021
  Ultimo aggiornamento: 
24.4.2024
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